top of page
DSC00693-copia-1900x1267_edited.jpg

Barrea

Barrea, affascinante borgo che si erge su uno sperone roccioso nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, è una meta turistica di grande interesse. Questo pittoresco villaggio, parte integrante della Comunità Montana Alto Sangro e dell'Altopiano delle Cinque Miglia, offre uno scenario incantevole grazie alla sua posizione privilegiata e al suo belvedere sul Lago di Barrea. Il territorio circostante, caratterizzato da una rete di sentieri immersi nella natura, è particolarmente apprezzato dagli amanti dell'escursionismo.

Storia

Storia

La storia di Barrea inizia formalmente intorno all'anno mille, con la sua fondazione nella sede attuale. Per comprendere il contesto precedente, è utile considerare l'area più ampia conosciuta come "Vallis Regia", che include i territori di Villetta Barrea e Civitella Alfedena.

 

L'area di Vallis Regia è stata abitata fin dall'era preistorica, come dimostrano gli strumenti litici ritrovati, in particolare nella grotta Graziani vicino a Villetta Barrea, con reperti del paleolitico superiore. Durante i periodi interglaciali, i cacciatori provenienti da zone più basse frequentavano la valle. Le prime popolazioni stanziali di agricoltori e allevatori apparvero solo nel primo millennio a.C., con le prime necropoli databili a questo periodo.

 

Nel periodo che va dal VII al IV secolo a.C. (Periodo Italico e Romano), sono state scoperte necropoli nella Vallis Regia, con sepolture che mostrano una cultura di allevatori e agricoltori con caratteristiche guerriere, confermate da armi e simboli di rango. Le tombe del IV-V secolo a.C. indicano la presenza di popolazioni sannitiche, in particolare della tribù dei Pentri. Dopo le guerre sannitiche, la valle iniziò a romanizzarsi e, sotto l'Impero Romano, l'economia si basava principalmente sulla pastorizia transumante.

​

Nel Medioevo, la valle subì una decadenza economica e sociale a causa di guerre e conquiste, con un iniziale spopolamento seguito dalla cristianizzazione e dall'insediamento dei monaci benedettini. Nel VIII secolo, i benedettini costruirono un monastero che prosperò fino alla distruzione da parte dei saraceni nel X secolo. Successivamente, l'abbazia di Montecassino riprese il controllo della valle e avviò la ricostruzione, portando alla formazione dell'abitato di Barrea. I feudatari locali, tra cui i di Sangro, Caldora e D’Afflitto, acquisirono potere e l'economia si avvantaggiò dalla pastorizia regolamentata nel 1447.

 

Nel XVI secolo, Barrea vide un aumento della popolazione e della ricchezza dei D’Afflitto, che ottennero il titolo di Duca e la giurisdizione su un ducato comprensivo di Villetta Barrea e Scontrone. La popolazione aumentò ulteriormente, ma subì un calo alla fine del secolo a causa di calamità e carestie. Il XVIII secolo segnò la fine del potere feudale con la morte della famiglia D’Afflitto e l'abolizione del feudalesimo. L’economia subì un declino a causa della crisi della pastorizia e della trasformazione dei terreni per l'agricoltura.

​

Nel XIX secolo, l'emigrazione divenne una risposta alla crisi economica e alla crescita demografica, con molti barreani che si trasferirono negli Stati Uniti. Tra le due guerre, l'emigrazione interna e la crisi economica ridussero ulteriormente la popolazione. L'istituzione del Parco Nazionale d’Abruzzo e il progetto del lago, che inizialmente non ottenne approvazione, influirono sull'economia locale, con la perdita di terreni fertili e impianti produttivi.

​

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Barrea fu gravemente danneggiata e la popolazione dovette affrontare una crisi di indigenza. Dopo la guerra, il paese subì un ulteriore declino economico e la creazione del lago negli anni '50 trasformò radicalmente la valle. L’emigrazione e la crisi economica continuavano a colpire, mentre l'industria turistica iniziava a emergere. Il terremoto del 1984 portò nuovi danni e ritardi nello sviluppo a causa dei lavori di riparazione e della perdita del tessuto sociale.

​

Nel corso dei secoli, Barrea ha vissuto periodi di prosperità alternati a momenti di crisi, come i terremoti, le epidemie di peste e le carestie del XVII secolo. Nel XIX secolo, il fenomeno del brigantaggio e i flussi migratori hanno segnato ulteriormente la storia del borgo. Due eventi chiave del XX secolo furono l'istituzione del Parco Nazionale d'Abruzzo e la creazione del Lago di Barrea negli anni '50, che trasformò radicalmente la valle. Il terremoto del 1984 causò ingenti danni alle strutture e al tessuto sociale del paese.

storia_panorama_4.png

1. Barrea negli anni 50' - 2. La diga in costruzione - foto provenienti da Vallisregia.it

Briganti

Briganti d'Abruzzo

Nel 1860, dopo la spedizione dei Mille e il crollo del Regno delle Due Sicilie, la Vallis Regia e altre aree del regno furono teatro di conflitti tra sostenitori del cambiamento e fedeli alla monarchia borbonica. Con la proclamazione del Regno d'Italia nel 1861, i filo-borbonici furono sconfitti e molti continuarono a combattere contro i piemontesi, dando inizio al "brigantaggio", un periodo di resistenza armata che durò circa dieci anni.

Il brigantaggio post-unitario, sebbene inizialmente motivato politicamente con l'intento di restaurare la monarchia borbonica, coinvolse una varietà di individui, tra cui ex militari e contadini, spesso finanziati dalla corte borbonica in esilio. La repressione delle forze piemontesi ridusse progressivamente le speranze dei briganti, trasformando il brigantaggio in un fenomeno più simile al tradizionale banditismo.

Nella Vallis Regia, il brigantaggio fu particolarmente intenso e influenzò gravemente l'economia e la società. Un episodio significativo fu l'eccidio del 22 luglio 1863 vicino a Lagovivo, quando la banda di Nunzio Tamburrini uccise e mutilò diversi individui. Gli scontri tra briganti e forze piemontesi causarono danni considerevoli all'economia locale e alle finanze comunali.

Con la presa di Roma nel 1870 e l'uccisione di alcuni briganti nel 1871, il brigantaggio si concluse. La Vallis Regia e il comune di Barrea cercarono di riprendersi, ma la crisi della pastorizia e la crescita della popolazione provocarono tensioni sociali. L'emigrazione divenne una via di fuga per molti abitanti, che lasciarono la loro terra natia a partire dalla fine dell'Ottocento.

4o mini

tatasciore_brigantaggio_2013_01.jpg

Briganti prigionieri in posa (Archivio di Stato di Torino, raccolta Caviglia)

Siti interesse storico

Siti di interesse storico a Barrea

Barrea offre numerose attrazioni storiche e naturali. La necropoli arcaica di Colleciglio, risalente al VI-VII secolo a.C., conserva antiche inumazioni e reperti esposti nell'Antiquarium della Civiltà Safina. Il centro storico mantiene la struttura fortificata originaria, con stradine acciottolate, case in pietra, chiese antiche e palazzi circondati da mura difensive. La Chiesa Parrocchiale di San Tommaso Apostolo, del XIII secolo, è stata ricostruita più volte e ospita affreschi e un crocefisso ligneo del '700.

La Chiesa della Madonna delle Grazie, originariamente edificata nel XIV secolo, fu ricostruita per evitare di essere sommersa dalle acque del lago artificiale di Barrea. Poco distante dal borgo si trova lo Studio, un convento-fortezza edificato dai monaci benedettini nel Mille, unico nel suo genere. Il castello di Barrea, con una torre quadrata e una circolare collegate da mura fortificate, è un simbolo del potere feudale e oggi ospita eventi culturali.

Nel cuore del centro storico Barrea 6.jpeg
Nel cuore del centro storico Barrea 5.jpeg
Tradizioni e eventi

Centro storico di Barrea - foto prese da barrea.comunitaospitali.it

Tradizioni e eventi a Barrea

Barrea mantiene vive le sue tradizioni con un ricco calendario di eventi. Il 22 febbraio si pratica il digiuno in onore della Madonna, mentre l'ultima domenica di giugno si celebra San Tommaso Apostolo, con una processione, giochi popolari e fuochi d'artificio. La sagra degli orapi il 13 agosto è un'occasione per gustare prodotti tipici locali. La domenica successiva al Ferragosto si festeggia la Madonna delle Grazie con una processione e funzioni liturgiche.

Uno degli eventi più suggestivi è il presepe a grandezza naturale, allestito ogni anno dal 20 dicembre all'8 gennaio a ridosso delle gole del fiume Sangro, che attira numerosi visitatori.

Barrea, con il suo ricco patrimonio storico e naturale, offre un'esperienza unica ai visitatori, invitandoli a scoprire la bellezza e le tradizioni di questo affascinante borgo medievale.

Cosa fare a Barrea

Cosa fare a Barrea

Il borgo di Barrea è circondato da una rete di sentieri ideali per gli appassionati di escursionismo, che conducono a luoghi incantevoli come il Lago Vivo, il Lago Pantaniello, il Lago di Barrea e il Rifugio Forca Resuni (Val di Rose). La cima più alta della zona è il Monte Greco, che raggiunge i 2249 metri di altitudine. 
Inoltre, a pochi minuti di macchina da Barrea, è possibile raggiungere le riserve naturali di Val Fondillo e La Camosciara

Lago di Barrea

Il Lago di Barrea, creato nel 1951 grazie alla costruzione di una diga sul fiume Sangro, è un suggestivo bacino artificiale alimentato da diversi affluenti, tra cui il Rio della Valle e il Rio Acqua dei Monaci. Circondato da un paesaggio naturale mozzafiato, il lago è il luogo ideale per attività all'aperto come passeggiate, escursioni e percorsi ciclabili.

In estate, la spiaggia di La Gravara attira visitatori che desiderano rilassarsi o nuotare nelle acque limpide del lago. I sentieri che costeggiano il lago offrono vedute spettacolari e attraversano boschi di querce e pini neri. Tra i percorsi più apprezzati, vi sono quelli che collegano la diga di Barrea a La Gravara e che conducono da un lato all'altro del lago fino a Civitella Alfedena.

2824344952_725fa9f64d_o.jpg
IMG_3258.JPEG

Lago Vivo

Il Lago Vivo, situato alle pendici del Monte Petroso, è un affascinante lago carsico che cambia dimensione a seconda delle stagioni. In inverno, è spesso ghiacciato, mentre in primavera raggiunge il massimo splendore, circondato da fiori come crochi e viole. Circondato da faggete secolari e abitato da una ricca fauna selvatica, è uno dei luoghi più suggestivi del Parco Nazionale d'Abruzzo. I visitatori possono seguire sentieri che offrono splendide vedute, tra cui il panorama sul Lago della Montagna Spaccata, e attraversare la "fonte degli uccelli", sempre ricca d'acqua.

Lago Pantaniello

Il Lago di Pantaniello si trova all'interno della Riserva Naturale Pantaniello, un'area protetta di circa due ettari nel cuore dell'Abruzzo, appartenente al comune di Barrea. Questa riserva tutela un ambiente di alta montagna caratterizzato da paesaggi spettacolari e una biodiversità unica. Oltre al lago glaciale, la riserva è popolata da una ricca fauna selvatica tipica del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, e offre sentieri che attraversano boschi e praterie, ideali per gli amanti della natura e dell’escursionismo in ambienti incontaminati.

La Val di Rose e il rifugio di Forca Resuni

La Val di Rose, una delle escursioni più rinomate del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, offre un percorso spettacolare tra faggete incontaminate e panorami mozzafiato. Partendo da Civitella Alfedena, il sentiero conduce attraverso boschi, passando per il Lago di Barrea, fino a un anfiteatro roccioso e al Passo Cavuto, noto per gli avvistamenti di Camoscio Appenninico, una specie endemica di questo territorio. Vive nel Parco Nazionale d'Abruzzo ed è stato reintrodotto nelle vette della Majella e del Gran Sasso dopo aver rischiato l'estinzione. Questo camoscio si distingue per le sue grandi corna e il mantello invernale scuro con un collare bianco. È noto per la sua bellezza unica, tanto da essere soprannominato il "camoscio più bello del mondo. Continuando, si raggiunge il rifugio di Forca Resuni, situato a 1952 metri, da cui si possono osservare i Pini mughi, relitti delle ere glaciali. L'escursione, che richiede circa 6 ore, scende poi nella Val Jannanghera e ritorna a Civitella Alfedena. Nei mesi di Luglio e Agosto l'accesso è a numero chiuso, ed è possibile accedervi soltanto attraverso escursioni guidate, prenotabili tramite il nostro sito.

_32A7104.jpg
Progetto senza titolo (59).png
forca resuni.png

La Camosciara

La Camosciara, situata nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, è un anfiteatro naturale di rara bellezza, con imponenti creste dolomitiche e foreste di faggete e pini neri. Ideale per escursioni e trekking, ospita specie protette come il Camoscio Appenninico e l'Orso Bruno Marsicano. I visitatori possono esplorare sentieri immersi nella natura incontaminata e ammirare flora endemica, come la scarpetta di Venere.

IMG_5523.JPEG

Val Fondillo

Un'altra meta da non perdere nei dintorni di Barrea è la splendida Val Fondillo, rinomata per la sua ricca biodiversità e i tanti sentieri che attraversano paesaggi naturali incontaminati. Gli appassionati di trekking possono esplorare i percorsi che conducono alle sorgenti della Tornareccia e alla pittoresca Grotta delle Fate. Per i più avventurosi, sono disponibili anche itinerari più impegnativi che raggiungono il Monte Amaro, offrendo panorami mozzafiato e un’immersione totale nella natura.

Escursioni guidate a Barrea

Barrea è un luogo che incanta con la sua storia, la sua natura incontaminata e le sue tradizioni ancora vive. Un borgo che offre un'esperienza autentica, perfetta per chi desidera scoprire il fascino e la bellezza del Parco Nazionale d’Abruzzo. Le escursioni, i trekking e le attività didattiche all'aperto ti consentiranno di vivere appieno questo territorio, permettendoti di esplorare questi habitat naturali e di scoprire la storia, le tradizioni, la flora e la fauna del luogo.
Il calendario degli eventi è in costante aggiornamento. Oltre agli eventi indicati qui sotto, che riguardano Barrea e dintorni, ci sono molte altre iniziative disponibili in tutto il territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo. Visita la home o il menù e clicca sulla stagione di tuo interesse per scoprire tutte le attività.

bottom of page